La Bibbia insegna la schiavitù?
“La Bibbia supporta la pratica della schiavitù umana?”
La risposta breve è “No!”; la Bibbia non supporta la schiavitù, la scredita anzi. Infatti, sono stati principalmente dei seguaci di Gesù (come William Wilberforce, Clarkson e Charles Finney) che hanno messo fine alla tratta degli schiavi e hanno abolito la schiavitù.
Gesù non ha mai avuto degli schiavi, mentre altri profeti come Abrahamo e Maometto (p) hanno posseduto degli schiavi. L’Ingil insegna chiaramente l’uguaglianza tra le persone:
“Qui non c’è Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro, Scita, schiavo, libero, ma Cristo è tutto e in tutti.” (Colossesi 3:11)
Tuttavia, alcuni passaggi della Bibbia sembrano accettare la schiavitù. Perché questo? Perlopiù perché l’antica schiavitù (di solito vincolata alla servitù) era molto diversa dalla schiavitù moderna:
- Non era basata sul colore della pelle.
- Era spesso volontaria: i poveri che non potevano provvedere alle loro famiglie o pagare i debiti si mettevano sotto il vincolo della servitù presso una famiglia più ricca per assicurarsi il futuro.
- In realtà gli schiavi potevano possedere terre e proprietà, e alcuni erano dottori e avvocati.
- Alcuni sceglievano di rimanere schiavi per sempre perché amavano i loro padroni.
- I sudditi del re potevano essere chiamati “schiavi”.
Tutte queste cose ci mostrano che questo era molto diverso dalla più recente tratta degli schiavi. Siccome le avversità dell’antichità hanno portato molti a diventare volontariamente schiavi per salvaguardarsi, la Bibbia non la vieta, piuttosto dà molte regole ai padroni su come devono trattare i loro schiavi, con dignità e rispetto (Levitico 25.35-43, Efesini 6:9).
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